Alla scoperta del verde immerso nel blu
Se dico isola, Tu pensi mare, Se dico foresta, Tu pensi alberi. E se ti dicessi che è possibile trovare del verde in un’isola blu? Vieni con noi alla scoperta di Lampedusa: un’isola ricca di colori!
Scopri la breve guida di Lampedusa e i percorsi per conoscere le Isole Pelagie ideati dagli alunni dell’Istituto Turistico di Lampedusa.
Situata nel Mediterraneo, Lampedusa è il sogno di chiunque ami il mare. Tuttavia, non tutti sanno che quest’isola, da sempre in prima linea per la pace, nasconde un ricco patrimonio culturale e paesaggi unici. Per questo vi proponiamo cinque percorsi in modo da portarvi alla scoperta delle bellezze delle isole Pelagie e vivere una vacanza indimenticabile: il percorso storico-culturale, naturalistico, artistico, “terra di confine” e, infine, la visita guidata nelle isole di Linosa e Lampione.
Cominciamo il primo giorno con il percorso storico-culturale.
Partendo da Piazza Garibaldi è possibile visitare la Chiesa Madre dell’isola. A pochi passi troviamo i sette palazzi, tra cui la sede comunale. Successivamente ci dirigiamo verso l’altura denominata Cavallo Bianco, dove troviamo dei fortini militari. Continuando lungo il tragitto sostiamo a Porto M, luogo di cultura, memoria e spettacoli tradizionali. Risalendo arriviamo al Museo delle Pelagie, che custodisce diversi reperti archeologici e, di fronte, l’Archivio storico, dove troviamo esposta la storia dell’isola. Accanto al museo vi è una scalinata: scendendo è possibile osservare alcune vasche di origine romana. Spostandosi in direzione sud-ovest visitiamo il Santuario, con all’interno la Sacra Statua della patrona dell’isola, la Madonna di Porto Salvo. Proseguendo il nostro percorso, ci accorgiamo dei poco noti Cerchi di Pietra. Da vedere sono i dammusi, tra cui Casa Teresa, la costruzione in pietra viva più antica dell’isola e la nostra ultima tappa della giornata.
Il secondo giorno ci dedicheremo al percorso naturalistico.
Partiamo, dunque, dal Faro di Capo Grecale sulla strada intitolata ai giudici Falcone e Borsellino. Imboccando una via secondaria ci incamminiamo lungo la strada panoramica, che regala una fantastica vista sul mare e tramonti fiabeschi. Alla fine di questa strada giungiamo al punto più alto dell’isola: l’Albero Sole. Scendendo si arriva alla Forestale, l’area naturale protetta dove è possibile seguire percorsi per l’esplorazione della costa e osservare, in alcune zone, l’antica macchia mediterranea e alberi secolari. Dirigendoci verso il porto vecchio e proseguendo fino a Contrada Salina arriviamo al Giardino di Giò, ricco di alberi maestosi e piante esotiche. Nei pressi di Piazza Brignone troviamo un’area verde, luogo delle attività di Agricola Mpidusa, cooperativa che promuove il territorio organizzando attività sostenibili e inclusive. Spostandoci da tutt’altra parte ci dirigiamo presso l’Area Marina Protetta, che fonda il proprio obiettivo prioritario nella protezione della flora e della fauna marina. Continuando il nostro percorso, arriviamo al Centro delle Tartarughe. Nelle vicinanze troviamo l’ultima tappa del percorso naturalistico, Punta Sottile, l’estrema punta a sud d’Italia.
Il terzo giorno faremo il percorso artistico.
Si parte dalla via principale dell’isola, la via Roma, dove troviamo la Stele di Arnaldo Pomodoro, un omaggio ai caduti di tutte le guerre. A pochi passi, in piazza Brignone, la Fontana Cascella, costruita nel 1991 da Andrea Cascella. Sempre sulla via principale si affaccia la Chiesa Madre dell’isola, all’interno della quale troviamo il crocifisso “Milagro”, dono di Papa Francesco in ricordo della sua visita del 2013. Fuori dall’edificio è collocato il Mosaico dell’Umanità, i cui tasselli rappresentano i volti dell’umanità che si riuniscono attorno alla figura del Santo Padre. Proseguendo verso il lungomare ammiriamo una statua in marmo dedicata alla Madonna di Porto Salvo. Spostandosi in direzione Cala Palme è possibile visitare una bella scalinata colorata. Sparsi per l’isola osserviamo diversi murales, come quello raffigurante una Sirena sulla facciata del Museo delle Pelagie, e statue in omaggio ai pescatori, come “La Sirena” e “Omaggio al naufrago”, entrambi realizzati dall’artista Gery Scalzo, oppure “Omaggio al pescatore per l’isola di Lampedusa” in Piazza Brignone. L’ultima tappa del percorso artistico e prima del percorso “Terra di confine” è la Porta d’Europa, simbolo di memoria e compassione. In Piazza Piave, troviamo il Memoriale della Nuova Speranza. Tappa fondamentale è il Museo delle Pelagie che, al secondo piano, ospita il Museo del dialogo e della Fiducia per il Mediterraneo. Un altro piccolo museo è Porto M, che raccoglie gli oggetti recuperati dopo gli sbarchi. Dall’altra parte del porto, giungiamo in un luogo simbolo dell’accoglienza: il Molo Favaloro. Infine, nel cimitero situato nei pressi di Cala Pisana vi è la suggestiva area dedicata alle tombe dei migranti che hanno perso la vita durante il viaggio.
Il quarto giorno ci spostiamo verso la seconda isola delle Pelagie, Linosa.
Dopo aver acquistato il biglietto dell’aliscafo ed esserci imbarcati in un viaggio di un’ora, ci ritroviamo sull’isola. Tra i posti più belli da visitare vi è la Pozzolana, una spiaggia di origine lavica con sabbia nera. In seguito, abbiamo il Monte Nero, il Monte Rosso e il Monte Vulcano, la vetta più alta dell’isola. Proseguiamo verso Pozzolana di Ponente, uno dei siti di nidificazione di Caretta Caretta più importanti del Mediterraneo. A pochi metri, il Centro Tartarughe. Verso la parte nord dell’isola troviamo il Faro della Marina Militare. Un altro particolare dell’isola sono i Fili, scogli che delimitano una sorta di piscina naturale chiusa da Pozzolana di Levante a Punta Calcarella. Un altro luogo molto suggestivo è la Piscina naturale, nascosta tra le rocce laviche e caratterizzata da colori brillanti. L’isola è famosa anche per capperi e lenticchie, la cui prelibatezza è data dalla fertilità della terra di origine vulcanica e dalla dedizione dei coltivatori linosani. A questo punto, se vi sarete innamorati dell’isola, avrete la possibilità di soggiornare una notte e ammirare il ritorno nel mare delle Berte.
Giungiamo, dunque, alla fine del nostro viaggio: l’isola di Lampione, meta di varie specie di uccelli migratori, in particolare gabbiani. Un’attività affascinante da svolgere sull’isola è l’immersione subacquea, durante la quale possiamo incontrare degli esemplari di squali grigi.
Con quest’ultima tappa concludiamo i nostri percorsi e ci rendiamo conto del fatto che, oltre alle acque cristalline e le spiagge bianche, l’isola di Lampedusa, così come Linosa e Lampione, hanno da offrire un’importante eredità storica, archeologica, artistica e naturalistica.
Scopri tutto il fascino delle Isole Pelagie grazie ai percorsi ideati e sviluppati dagli alunni dell’Istituto Turistico di Lampedusa nell’ambito del progetto promosso dal Hub Turistico Lampedusa «Lampedusa e la cultura del turismo: Percorsi per un futuro sostenibile e responsabile».
Se dico isola, Tu pensi mare, Se dico foresta, Tu pensi alberi. E se ti dicessi che è possibile trovare del verde in un’isola blu? Vieni con noi alla scoperta di Lampedusa: un’isola ricca di colori!
Non soltanto sole e relax, Lampedusa è un’importante meta per ammirare opere e monumenti, un vero e proprio mare d’arte sconosciuto a molti. Per questo oggi vi porteremo alla scoperta del patrimonio artistico di questa piccola perla del mare.
Linosa e Lampione completano questo straordinario arcipelago nel cuore del Mediterraneo. Due isole da scoprire, una vulcanica ma rilassata e l’altra solitaria e disabitata.
L’isola di Lampedusa è nota per le sue spiagge sabbiose e le sue acque cristalline; in pochi però conoscono il suo patrimonio storico e culturale. In questo percorso conosceremo insieme alcuni luoghi d’interesse anche per valorizzarli di più.
Credo che in un viaggio a Lampedusa sia importante toccare alcune tappe che testimoniano la lunga vocazione all’accoglienza dell’isola. Per questo oggi voglio proporvi un itinerario nei luoghi, vecchi e nuovi, dell’accoglienza e della memoria lampedusana. Un percorso lontano dalle spiagge dorate, più vicino alla gente e all’anima più genuina di questa bellissima isola siciliana.
«Lampedusa e la cultura del turismo: Percorsi per un futuro sostenibile e responsabile» è il progetto promosso dal Hub Turistico Lampedusa e realizzato da alunni della classi IV e V dell’Istituto Turistico di Lampedusa.
Il percorso è stato articolato in tre fasi: ricerca, redazione e pubblicazione di un’enciclopedia dei luoghi d’interesse delle Isole Pelagie. Sono state organizzate uscite durante le quali gli alunni hanno visitato i luoghi studiati e si sono cimentati nelle arti visive, scattando fotografie e producendo video. Sono stati realizzati anche cinque percorsi per guidare i visitatori alla scoperta delle caratteristiche più interessanti delle Isole Pelagie.
In questa pagina trovi i frutti di questo lavoro.
Ecco l’enciclopedia dei luoghi d’interesse di Lampedusa, creata insieme agli alunni dell’Istituto Turistico di Lampedusa nell’ambito del progetto promosso dal Hub Turistico Lampedusa «Lampedusa e la cultura del turismo: Percorsi per un futuro sostenibile e responsabile».
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